C’è un momento, ogni sera, in cui il sole cala e il villaggio si prepara a vivere la magia. Le luci si abbassano, la musica inizia, e tutto il team si riunisce dietro le quinte con lo stesso pensiero: “Ce la mettiamo tutta anche stasera.”
È in quell’istante che nasce l’emozione più grande del nostro lavoro: lo spettacolo serale.

Dietro ogni applauso ci sono minuti (a volte ore!) di preparazione, di costumi da sistemare, di battute ripassate in fretta, di risate nervose e incoraggiamenti reciproci.
Il backstage è un piccolo mondo pieno di energia. Si scherza per scacciare la tensione, ci si aiuta con un trucco o una battuta dimenticata. E poi, quando il presentatore chiama il nostro nome, l’adrenalina esplode.
È come tuffarsi in mare: un attimo prima hai paura, ma poi non vuoi più tornare indietro.

Appena le luci si accendono, tutto cambia.
Davanti a noi ci sono centinaia di occhi che ridono, si emozionano, si lasciano trasportare. È in quei momenti che capiamo perché facciamo questo mestiere.
Ogni danza, ogni sketch, ogni canzone è un modo per donare felicità — e quando il pubblico risponde, anche solo con un sorriso, quella felicità torna indietro, moltiplicata.

Non importa quanto grande sia lo spettacolo o quante prove ci siano dietro: l’applauso finale è sempre un brivido unico.
È il segno che abbiamo fatto centro, che abbiamo creato qualcosa di speciale.
E quando, a fine serata, ci si guarda negli occhi tra animatori e ci si abbraccia con la voce roca e il trucco ormai sfatto, si sa che è valsa la pena di tutto.

Finito lo show, resta nell’aria quella sensazione dolce: la stanchezza felice.
Si chiude il sipario, ma dentro di noi resta la consapevolezza di aver regalato un’emozione, di aver fatto parte di una squadra che ha acceso la notte.
E il pensiero corre già a domani: un nuovo spettacolo, nuove risate, nuove storie da vivere insieme.


Essere un animatore Vivateam significa questo: vivere di emozioni vere, di momenti condivisi e di ricordi che restano nel cuore, anche quando le luci del palco si spengono.